Bobo c’è!

Quanta gioia nel veder tornare sulle scene Bobo Rondelli. C’è da dire che dal 2009 ad oggi le sue uscite discografiche sono state più consistenti e puntuali che mai. E meno male, aggiungerei. Perché dopo quei sette anni buoni passati tra “Disperati intellettuali ubriaconi” e “Per amor del cielo”, il buon Bobo ha cominciato a sfornare con costanza. Nel 2011 lo splendido “L’ora dell’ormai”, nel 2013 “A Famous Local Singer” (fondamentalmente una raccolta), nel 2015 “Come i carnevali” e ora, a circa due anni e mezzo di distanza, questo delizioso “Anime storte”. Lo sto ascoltando ora per la prima volta, nello stesso momento in cui scrivo queste poche con gli occhi gonfi di stanchezza. Così su due piedi mi sembra un buonissimo lavoro, suonato come al solito divinamente e reso moderno al punto giusto dalla mano di Andrea Appino degli Zen Circus (restano eleganti e discreti gli arrangiamenti).
A mio avviso, il singolo apripista “Soli” è bellissimo. Tagliente nel testo, attualissimo nelle tematiche, concreto e brillante in quanto a musica. Insomma, c’è l’esperienza, la voglia di esplorare qualcosa di nuovo e certamente il desiderio di fare buona musica, quella in grado di emozionare.
Siamo davanti ad un grandissimo della musica italiana. Spero che pubblico e critica, radio e televisioni possano accorgersene in tempo. Martedì lo intervisto alla Feltrinelli di via Appia Nuova di Roma per Retesole. Sarà semplicemente un onore. Vai così Bobo.

Alessandro

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