Pubblicato il 27 aprile del 2022 da Echos Edizioni, “Brividi d’estate” è il mio romanzo d’esordio. Sarebbe più corretto dire così: è il primo libro che ho pubblicato, ma non il primo che ho scritto. Prima di “Brividi d’estate” ha visto la luce “Il fiato sul collo”, un drammatico vagamente thriller ambientato in una Roma po’ surreale e sospesa. Quel progetto è stato messo temporaneamente da parte per fare spazio a “Brividi d’estate”, ambientato nel corso dei Mondiali di calcio del 1994 ospitati dagli Stati Uniti.
Come mai questa scelta, questa decisione di esordire nel campo della narrativa con “Brividi d’estate”? Molto semplice: dopo la prima rilettura, nel novembre del 2020, mi resi conto che il libro in questione sarebbe potuto divenire uno spettacolo teatrale. Così lanciai l’idea al caro Edoardo Ciufoletti, regista e attore romano formidabile, pronto ad assecondarmi e a preparare un copione in vista di un futuro adattamento.
Ecco, questo elemento mi ha indotto a dare la priorità a “Brividi d’estate”: prima sarebbe uscito, prima sarebbe stato possibile “vederlo” dalla poltrona di un teatro. Per quanto riguarda il romanzo, sono molto legato alla storia che viene raccontata all’interno. La storia di Donato Brighenti, giornalista vicentino, trasferitosi in America sul finire degli anni Ottanta che, in maniera quasi bizzarra, si ritrova a seguire per il “New York Post” il cammino dell’Italia di Arrigo Sacchi in quei Mondiali per noi sciagurati, persi in finale contro il Brasile ai calci di rigore.
“Brividi d’estate” è quindi il racconto, in prima persona, di un mese incredibile, pieno di colpi di scena dal punto di vista professionale nonché sentimentale. Poco dopo l’inizio del torneo, durante una trasferta a Washington, Donato incontrerà per caso la sua ex compagna Caterina, fidanzata con lui fino a pochi anni prima. Una folgorazione, qualcosa che gli farà tornare il desiderio di riaverla, di tornare a starci insieme. Da lì in avanti sarà tutto un complicato, ma intrigante, inseguimento.

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