L’idea di scrivere libri mi ha sempre stuzzicato. Già durante l’università cominciai a valutare la possibilità di cimentarmi nella realizzazione di qualche volume. Non romanzi però, semplicemente perché all’epoca dedicavo molto tempo alla scrittura di testi di canzoni e, soprattutto, perché di idee concrete non ne avevo. Insomma, intorno ai vent’anni avrei cercato piuttosto di realizzare libri di saggistica sulla musica, magari delle biografie su determinati cantautori.
Poi, come sappiamo bene, nel 2020 è arrivato il Covid, un qualcosa di tremendo. Ovviamente la pandemia ha dato anche al sottoscritto il tempo per riflettere, per leggere, per farsi ispirare da qualche opera. Così, in maniera molto naturale, sono venute fuori delle idee, dei piccoli soggetti da sviluppare per provare ad arrivare a delle trame ben strutturate.
Dunque, a partire da quell’estate lì, ho deciso di mettermi alla prova, di tentare l’esperienza dello scrittore di romanzi. Una sorta di esperimento, quasi di salto nel buio, poiché in precedenza non c’erano mai stati tentativi. E così, nell’arco di circa un anno, sono venuti fuori quattro libri. Altri due sono appena abbozzati, e non si sa se verranno portati a termine. La volontà c’è, si attende soltanto di avere del tempo a disposizione per lavorare nel modo opportuno.

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