• La coerenza della Marlene (mai un passo falso in trent’anni di carriera)

    Non potrei mai escludere i Marlene Kuntz da un'ipotetica classifica relativa alle dieci migliori rock band italiane di sempre. Per quanto mi riguarda, il gruppo capitanato da Cristiano Godano, che appena un anno fa ha salutato il grande Luca Bergia, resta ancora oggi una garanzia di qualità. Da più di trent'anni sulle scene, considerando che la pubblicazione del loro album d'esordio "Catartica" risale al lontano 1994, questi ragazzotti di Cuneo continuano a pistare con la grinta e l'intensità dei primi tempi. ...

  • Jon Spencer Blues Explosion, what else?

    Il mese scorso, vedendo al cinema il bellissimo "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi, mi sono tornati in mente i grandi Jon Spencer Blues Explosion e la loro formidabile musica, la stessa capace di ispirare Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio nella scelta del nome da dare al proprio progetto musicale, ovvero Bud Spencer Blues Explosion. La band newyorkese capitanata da Mr. Spencer, maestro del rock'n'roll moderno, è presente infatti nei primi secondi del film, poiché la superlativa Calvin, contenuta nell'album ...

  • RATM: grate sound and songwriting

    Pur avendo pubblicato appena quattro dischi tra il 1992 e il 2000, i Rage Against the Machine sono considerati ancora oggi uno dei più grandi gruppi rock di sempre. Su questo, ovviamente, nulla da obiettare: il loro repertorio, per quanto non eccessivamente ampio, è qualcosa di davvero notevole e potente. Una band unica quella capitanata da Zack De La Rocha, capace di irrompere sulla scena musicale internazionale più di trent'anni fa con una proposta singolare, sorprendente, impeccabile. Il groove costruito all'epoca ...

  • I Negrita dei primi dischi…

    Insieme agli Afterhours, ai Bachi da Pietra, ai Marlene Kuntz, ai Massimo Volume, agli Elettrojoyce e al Teatro degli Orrori, i Negrita sono una tante delle band italiane degli ultimi trent'anni per cui provo un'adorazione particolare. Nel tempo, più o meno dal 2011 in poi, quando venne pubblicato quel "Dannato vivere" da me mai apprezzato e segno evidente di una progressiva carenza di idee, ho perso gradualmente tutta quella passione che mi portava a decidere di andare a vederli dal ...

  • Oasis, of course

    Ascolto la musica degli Oasis da quasi trent'anni. Se non vado errato, dovrei aver cominciato a prendere confidenza con alcuni classici del loro repertorio nella seconda metà degli anni Novanta. Per ragioni puramente anagrafiche, non riuscii a godermi l'esplosione della band britannica con il celebre "(What's the Story) Morning Glory" del 1995; tuttavia ho ricordi piuttosto nitidi delle uscite dei fortunati singoli estratti dal successivo "Be Here Now", uno dei dischi di Liam e Noel Gallagher a cui resto maggiormente ...

  • I supersonici Tool

    Fanno un genere molto particolare, di fatto ostico per tanti. Eppure, al di là dei gusti, i Tool si possono tranquillamente considerare una delle più grandi band di sempre nell'ambito dell'alternative rock e del metal (questi, in sintesi, i due generi sviluppati nel tempo dal quartetto americano). La loro musica è eccezionale, potentissima. Un qualcosa di stupefacente, perché frutto di una tecnica sopraffina unita a una genialità davvero rara, almeno nel mainstream. Come gran parte delle persone nate sul finire ...