Iacampo e il bellissimo “Flores”

Tra i tanti bei dischi di musica italiana usciti dopo l’estate c’è sicuramente “Flores” di Iacampo, album che l’artista veneto ha dato alle stampe nel mese di ottobre e che è arrivato tre anni dopo il favoloso “Valetudo”.
Iacampo è un artista incredibile, uno scrittore di canzoni formidabile, talentuoso, con una voce bellissima. La sua sensibilità è profondissima e non riconosce soltanto nei testi delle sue canzoni, ma anche nelle musiche che compone, nelle chitarre e negli strumenti che utilizza per arrangiare, nei suoni che elabora.
Ha un modo unico, oltrechè affascinante, di parlare di sé e di ciò che lo circonda. Lo reputo un autentico fuoriclasse, al pari di gente come Filippo Gatti, Pino Marino, Massimo Giangrande e Cesare Basile, tra i migliori songwriter del momento.
Il precedente “Valetudo” mi aveva letteralmente affascinato per via di quelle sonorità calde e delicate, d’impronta piuttosto latina. Questo nuovo album non si allontana troppo da quello stile e da quella scrittura, ma risulta più sostanzioso negli arrangiamenti, con i fiati di Paolo Lucchi capaci di regalare momenti di grande suggestione. Preziosissimo poi l’aiuto di Leziero Rescigno nella produzione.
Auguro tutto il successo possibile a Iacampo perché lo merita davvero. Spero quantomeno che riesca a portare in giro parecchio queste canzoni nuove attraverso tanti concerti. Persone del genere dovrebbero essere perennemente in tour a riempire club e teatri con dolci noti e melodie avvolgenti.

Alessandro

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