Concretezza al di là dei singoli: il trionfo in campionato del Napoli

Ho gioito e non poco per il quarto scudetto del Napoli arrivato la scorsa settimana. Una vittoria sofferta, tutt’altro che semplice, ottenuta all’ultima giornata del campionato italiano di Serie A.
Un duello da brividi con l’Inter durato praticamente un’intera stagione, roba da emozioni forti e travolgenti. Una partenza difficile, poi una bella striscia di risultati positivi capace di garantire una prima fuga, terminata in seguito a un calo fisiologico e al ritorno prepotente di un’Inter per nulla appagata dopo la seconda stella agguantata lo scorso anno: un’annata intensissima per il Napoli, di certo agevolato dal fatto di non dover giocare partite in Europa ma comunque compatto e grintoso anche nei momenti più critici, specialmente tra febbraio e marzo.
Pur non avendo degli autentici fenomeni in rosa, e forse non allo stesso livello della squadra di Simone Inzaghi in termini di qualità tecnica complessiva, gli azzurri hanno sfruttato al massimo le loro caratteristiche. Non una macchina da gol, però un team abile a difendersi con ordine e a incassare pochi reti: pur senza dare spettacolo, i ragazzi allenati da Antonio Conte sono stati in grado di collezionare più di ottanta punti, andando a vincere spesso su campi difficili, soprattutto contro squadre non quotate eppure ostiche, difficili da domare per via di una buona organizzazione di gioco.
Riguardo questo quarto scudetto del Napoli bisogna dare i giusti meriti a Conte, persona pragmatica e concreta, grande professionista ancora oggi formidabile nel motivare i suoi giocatori fino al punto di riuscire a tirare fuori il meglio da ognuno di loro. Dopo aver trionfato con la Juventus, con il Chelsea e con la stessa Inter, il tecnico salentino è stato protagonista di un autentico exploit anche a Napoli, contribuendo a regalare un altro titolo a una piazza che vive il calcio in una maniera incredibile, un po’ come accade a Roma.
Sono contento per il popolo napoletano. A conti fatti, dal 2001 ad oggi il Napoli è stata l’unica squadra del Centro-Sud Italia in grado di interrompere un trend che ha visto puntualmente oscillare lo scudetto lungo l’asse Milano-Torino. Un qualcosa di assolutamente singolare, perché dopo la vittoria della Roma di Fabio Capello per più di vent’anni lo scudetto è stato vinto soltanto da Juventus, Inter e Milan (necessarie delle attente riflessioni su questo aspetto).
Speriamo che in futuro altre squadre italiane possano raggiungere un risultato simile. Del resto, almeno secondo il sottoscritto, il calcio dà il meglio di sé quando prendono forma delle belle storie. Come quella del Napoli di Luciano Spalletti e del Napoli di Antonio Conte. Due titoli in appena tre stagioni. E andiamo.

Alessandro

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