Mai avrei pensato di aprire il 2025 con un post dedicato alla scomparsa di un artista eccezionale quale Paolo Benvegnù. Eppure, la tragedia avvenuta poche ore fa mi ha indotto ad accendere il computer e a buttare giù qualche riga per ricordare, in maniera meno retorica possibile, un autore e un musicista di una bravura pazzesca.
Un malore improvviso ha strappato via da questo pianeta un autentico patrimonio della canzone italiana. Non mi sfiora nemmeno l’idea di esagerare un minimo nel considerare tanto importante Paolo Benvegnù.
Per lui parlano i dischi meravigliosi incisi nel corso di una carriera perfetta, segnata soltanto da un seguito di pubblico mai davvero all’altezza. Tuttavia, si sa benissimo che qui in Italia artisti come lui, dediti a produrre una musica ricercata e profonda, non possono pensare di spopolare riempiendo stadi e palazzetti, tantomeno irrompendo nelle radio nazionali. Può succedere altrove, in altri paesi del mondo, ma non da noi, dove fa tendenza soltanto l’orrido, il posticcio, il banale.
Grazie al cielo Benvegnù è sempre andato per la sua strada, cercando di realizzare lavori quanto più vicini ai suoi gusti musicali e quindi contraddistinti da una scrittura sontuosa, raffinata, impeccabile, magistrale.
Ho davvero poca lucidità in questo momento, dovuta alle poche ore di sonno e a un dolore difficile da arginare. Per questo fatico a formulare concetti chiari e definiti.
Voglio soltanto invitare chi passa di qua a cominciare ad accostarsi con dedizione ai dischi eccellenti realizzati negli anni da quest’uomo sia come solista che come membro degli Scisma, grande band in attività durante gli anni Novanta.
Siamo stati riempiti di travolgente bellezza da un vero fenomeno, anche se purtroppo molti di noi non se ne sono accorti. Ora non ci sono più scuse, bisogna recuperare e anche in fretta.
Per quanto mi riguarda, non so che effetto farà, in futuro, ascoltare capolavori assoluti come “Piccoli fragilissimi film” e “Le labbra”. Di certo dovrò far passare qualche settimana prima di tornare a ripetere un rito simile. Non sarà semplice, ma riaccadrà, perché alla sua musica è impossibile rinunciare.
Alessandro
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