“Keeping Secrets Will Destroy You”, Bonnie ‘Prince’ Billy ispirato come al solito

Ultimamente ho acquistato diversi dischi di musica italiana e internazionale usciti soprattutto nella prima parte dell’anno. Per quanto riguarda quelli di musica straniera, non mi sono lasciato scappare “Keeping Secrets Will Destroy You”, splendido lavoro in studio firmato dal cantautore americano Bonnie ‘Prince’ Billy e pubblicato in estate, a giugno se non vado errato.
Seguendolo da tanti anni, e ammirandone il sound e la scrittura di matrice folk mescolata con country e blues, ho rispettato la tradizione provvedendo ad acquistare una copia dell’album in formato cd, supporto che continuo a preferire rispetto al vinile. Come immaginavo, alla luce della sua serietà, della sua coerenza e della sua enorme sensibilità artistica, il buon Will Oldham non ha affatto deluso le attese, tirando fuori un altro lavoro di spessore.
Rispetto alle ultime produzioni ha ridotto all’osso gli arrangiamenti, lasciando le canzoni in una veste sonora piuttosto vicina a quella del provino, quindi essenziale, scarna. Ovviamente non è un disco basato soltanto sulla voce e sulla chitarra acustica, perché qua e là si scorgono pregevoli archi oppure fiati, percussioni e sprazzi di elettricità, espedienti necessari per evitare di scivolare nella ripetitività e nella  monotonia.
Tutto, in ogni caso, è utilizzato con la massima delicatezza e con il massimo gusto. In alcuni frangenti, gli archi stessi appaio talmente delicati da risultare quasi soffusi, impercettibili: nel caso di un ascolto distratto quasi non ci si rende conto della loro presenza, che comunque c’è ed è raffinatissima, calibrata a dovere.
È un disco per palati fini questo “Keeping Secrets Will Destroy You”, curato nei dettagli e contraddistinto da dolcezza e malinconia. Dentro ci sono canzoni romantiche, pezzi squisiti e sontuosi. Tutto appare al posto giusto e, se si ama il genere, l’ascolto è più che gradevole.
Raro, di questi tempi, sentire album scritti e registrati con tale attenzione e sensibilità. Bonnie ‘Prince’ Billy non ha mai seguito le mode perché non ne ha mai sentito il bisogno, e anche con questo disco sembra voler ribadire che per lui la canzone è una cosa seria, e che per questo bisogna svilupparla seguendo il proprio istinto e le proprie radici. Giusto così.

Alessandro

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