Il Trentino, una Regione magica

L’assenza di post sul blog di queste ultime settimane è stata dovuta a un bellissimo viaggio che ho avuto il piacere fare insieme alla mia ragazza, Francesca, in Trentino-Alto Adige. Mai, prima d’ora, ero stato in questa Regione così affascinante dal punto di vista naturalistico e non solo. Negli anni, in tanti mi avevano parlato molto bene degli splendidi paesaggi che caratterizzano il territorio così come dell’ottima organizzazione tangibile nella maggior parte delle sue città e dei suoi paesi. Solo percorrendo strade, vicoli e sentieri di montagna ho potuto ravvisare tutto ciò.
Intenzionati a visitare più posti possibili, grazie soprattutto ai preziosi consigli da parte di due cari amici che da tempo vivono a Trento, io e la mia ragazza abbiamo soggiornato inizialmente a Silandro, sopra Bolzano, per spostarci quindi a Bedollo e poi, alla fine, nella suggestiva Valle di Ledro: tre località piuttosto diverse tra loro a cui vanno aggiunti una lunga serie di luoghi visitati magari di sfuggita eppure capaci di conquistare in un attimo. La foto che accompagna questo intervento, ad esempio, è stata scattata a ridosso del Lago di Vernago, in Val Senales, a oltre mille metri di altitudine. Un altro lago che mi ha letteralmente impressionato per forma, colori e ambiente circostante è stato di certo quello di Resia, a pochi chilometri di distanza dall’Austria.
Dalle malghe in provincia di Trento alle Piramidi di terra di Segonzano, dal Messner Mountain Museen di Bolzano all’elegante centro storico di Merano, dalla perfezione di Arco allo stile sontuoso di Riva del Garda: ritenere deliziosi e curati certi contesti mi sembra quasi riduttivo. Per quanto abbia comunque i suoi problemi, agli occhi di chi arriva da una città in caduta libera come Roma il Trentino appare magnifico. Perché? Perché al di là di un territorio segnato da una vegetazione notevole e rigogliosa, si nota una grande civiltà nonché un’attenzione importante per qualsiasi aspetto. Forse per chi vive lì tutto questo potrà apparire normale, ma posso garantire che aspetti del genere non sono affatto secondari.
Mi auguro di tornare in futuro da quelle parti. Nel frattempo cerco di non dimenticare le tante meraviglie viste di giorno in giorno e mi preparo a tornare in un’altra terra a me molto cara, ovvero l’Abruzzo. Per la prima volta girerò un po’ la zona meridionale della Regione, stazionando nei pressi di Ortona. Non vedo l’ora di raggiungere quella parte d’Italia sempre poco gettonata, per quanto incantevole, e di fare un salto nella mia amata Pescara per rivedere tanti amici: non mancherò di risalire la costa, questo è sicuro.
Ci si sente a settembre, buone vacanze a chi riuscirà a farne.

Alessandro

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