Aggiornamento sulle attività in radio e in tv

L’emergenza nazionale, nonché mondiale, generata dalla diffusione del coronavirus condiziona o addirittura impedisce, in queste settimane, il lavoro di molte persone. Nel mio caso, al momento mi ritrovo a lavorare da casa. Ciò significa non poter registrare nulla tanto a livello televisivo quanto in ambito radiofonico. In merito a Retesole, che da tempo mi vede dividermi tra Roma e Perugia, non c’è modo di portare avanti nessun tipo di produzione. Lunedì scorso, 30 marzo, è andata in onda l’ultima puntata (la ventisettesima stagionale) della trasmissione “Una finestra su…” partita nel mese di settembre e programmata con cadenza settimanale. Non è chiaro se da qui a fine maggio si ripartirà, eventualmente sarà mia premura aggiornare qui in maniera tempestiva. Dalla scrivania di casa mi limito, insieme agli altri colleghi, ad aggiornare il sito dell’emittente inserendo notizie legate soprattutto al territorio laziale e umbro che vengono poi condivise sulle pagine Facebook e Twitter. Di certo è il minimo che si possa fare: è automatica la necessità di cercare di informare gli utenti che confidano in notizie positive.
Come prevedibile, si è momentaneamente interrotto il format “Brain Shake” da me condotto insieme al caro Francesco Sicheri su Radio Orte. In virtù delle ferree (e sacrosante) limitazioni agli spostamenti, non si può raggiungere Orte per registrare puntate nuove. Peccato perché ci tenevo tanto a questa nuova avventura (erano sei anni che non facevo più radio). Purtroppo bisogna attenersi a quanto chiesto da chi ci governa ed è giusto così. È giusto non andare in giro se non per motivi importanti. Detto questo, non ho idea di quando ripartirà il programma: forse da metà maggio in poi sarà possibile riprendere, in ogni caso è troppo presto per fare qualsiasi tipo di previsione rispetto a una comunque attesa ripartenza.
Mi auguro, come tutti, che questo periodo così terribile, grottesco e surreale possa finire il prima possibile. Affinché ciò accada, servirà in primis l’impegno e la serietà di tutti i cittadini. Credo sia essenziale evitare viaggi risparmiabili, idem i possibili assembramenti. Il pensiero va alle tante persone che, a causa del virus, se ne sono già andate. Stesso discorso per i pazienti che stanno combattendo. A medici e infermieri, invece, il ringraziamento più grande e sincero. Senza la loro abnegazione ci saremmo ritrovati all’inizio di questo mese con dati ben più tragici.

Alessandro

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