Mi Persi (Daniele Silvestri)

Più volte, parlando con alcuni amici appassionati della musica di Daniele Silvestri, mi è capitato di notare una certa delusione nei confronti dell’album “Il Latitante”, uscito nei primi mesi del 2007, poco dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo con La Paranza. Non ho mai capito per quale motivo quel disco, uscito circa cinque anni dopo il fortunato “Unò-Duè”, abbia deluso le aspettative di tanti suoi estimatori.
Non sono un fan sfegatato di Daniele. Ho alcuni suoi dischi, gli ultimi. Mi mancano i primi, quelli che, a quanto pare, avevano una marcia in più. Però ritengo che “Il Latitante” sia un buon lavoro. Di certo non è un disco mediocre. Forse contiene alcune canzoni non eccezionali (vedi Prima Era Prima, Love Is In The Air), ma sono convinto della qualità di tracce come Faccia Di Velluto, Il Suo Nome, Sulle Rive Dell’Arrone, A Me Ricordi Il Mare (un capolavoro). E poi ne “Il Latitante” c’è Mi Persi, una canzone che ogni volta mi mette i brividi.
Mi Persi è il brano che apre il disco e ricordo che Daniele fece uscire questo pezzo in radio per un solo giorno (era il 26 gennaio del 2007) e con alcune settimane di anticipo rispetto sia alla pubblicazione dell’album, sia alla partecipazione sanremese. Molto bello e ispirato il testo, altrettanto la musica. Lungimirante l’utilizzo della lap steel guitar da parte di Maurizio Filardo, struggente il solo di tromba costruito dal grande Demo Morselli. Un piccolo gioiello dalle atmosfere notturne, quelle che pervadono del resto tutto “Il Latitante”, album dalla lunga e difficile gestazione e forse poco esplosivo, sorprendente. Ma per me, tuttavia, un buonissimo cd.

Alessandro

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