Il calcio ho cominciato a seguirlo ben presto. Già intorno ai cinque anni vedevo le partite alla televisione. I miei genitori mi facevano restare davanti allo schermo perché in quel modo non c'erano possibilità che iniziassi a litigare con mia sorella, di due anni più grande di me. La passione è poi aumentata con il tempo: crescendo si è amplificata l'attrazione verso la disciplina. Merito pure del mio nonno materno, che quando poteva mi portava allo stadio a vedere la ...
Pezzi
Il blog di Alessandro Basile
-
-
Il tempo necessario
Sono stati mesi importanti. Intensi, faticosi, ma importanti. Posso dirlo. L'ultimo anno ha riservato una serie incredibile di sorprese, molte più di quanto pensassi. Un anno fa, di questi tempi, non attraversavo un periodo semplicissimo. C'erano alcuni progetti in ballo, ma poi nulla ha preso forma. Iniziare a collaborare con "Il Messaggero" è stato un traguardo fondamentale raggiunto nella primavera del 2015, e ancor più preziosa, quanto inaspettata, è stata la chiamata di Retesole. Tornare a lavorare in televisione è ...
-
Euro 2016, Strade di Francia…
Ieri l'esordio fortunato, ma non perfetto, della Francia, oggi il pareggio amaro dell'Inghilterra. E lunedì tocca all'Italia di Conte. Che non parte certo favorita, ma alla quale è giusto dare fiducia. Perché in questi Europei transalpini c'è molto equilibrio e si può andare fino in fondo. Anche se il nostro attacco è sterile, anche se il centrocampo ha poca qualità. Martedì ho intervistato il grande Dino Zoff, e rispondendo ad una mia domanda, l'ex allenatore della Nazionale ha detto una ...
-
La necessità del mare
Sento sempre il bisogno di raggiungere una spiaggia. Non solo d'estate, ma anche nei mesi freddi, anche quando il lungomare è deserto. In riva al mare si trova tranquillità, si trova pace. Per me il mare è davvero una necessità, penso che non potrei mai vivere in una città senza mare. Non che Roma ce l'abbia, ma in pochi minuti ci si può arrivare. E questa è una fortuna. Il mare culla, rilassa, rigenera, conforta. Sono cresciuto in un posto ...
-
Il 2015 e “Capolavoro”
Si chiude un anno davvero incredibile per il sottoscritto, fatto sì di grandi gioie e conquiste, ma anche di cadute, momenti non semplici da sostenere. Come accade a tutti del resto. Comunque sia, il bilancio è positivo. L'approdo al "Messaggero", il ritorno a Retesole: episodi tanto piacevoli quanto inaspettati, avvenuti con una velocità sorprendente. Non posso davvero lamentarmi. Lo dico perché penso di aver ottenuto ben più di quanto sognassi anni fa, quando cominciai a muovere i primi passi nel ...