“Figurati l’amore”, l’ottimo esordio di Mox

Garantisco con estrema sicurezza e sincerità che nel corso del 2018, in Italia, sono usciti davvero tanti bei dischi. Alessio Bonomo, Tommaso Di Giulio, Massimo Giangrande e Riccardo Sinigallia sono solo alcuni dei cantautori capaci di non deludere le attese e, per ragioni diverse, di confermare di possedere una marcia in più rispetto alla media.
Proprio verso la fine dell’anno c’è stata una release da non sottovalutare. Mi riferisco al primo album di inediti di Marco Santoro, per tutti Mox. Conosco personalmente l’artista in questione da circa dieci anni. Non molti lo sanno, ma il ragazzo è stato per lungo tempo il leader dei Jonny Blitz, favolosa band romana abile a produrre un pop rock tanto originale quanto irresistibile. Purtroppo i due eccellenti dischi rilasciati a distanza ravvicinata non hanno permesso alla band di raccogliere il giusto.
Archiviata questa esperienza, il buon Mox ci prova da solo e la partenza, per quel che mi riguarda, è entusiasmante: pensavo fosse impossibile dare alle stampe qualcosa di più valido di “Musica per chi l’ascolta la prima volta” e “Colpa del sole”, eppure i nove pezzi inclusi in “Figurati l’amore”, fuori dal 7 dicembre e presentato il giorno stesso al Monk Club di Roma, sono sinonimo di estrema efficacia, di semplicità unita a buon gusto nel modo di scrivere, così come di arrangiare.
Nella musica è difficile fare previsioni, a maggior ragione in una fase del genere, contraddistinta da un’incertezza cronica. Credo in ogni caso che grazie a questo delizioso album Mox avrà la possibilità di giocarsi le proprie carte, dimostrando di riuscire a confezionare brani appetibili a livello radiofonico e di convincere al contempo le platee nel corso dei propri live.
L’ho già detto in più occasioni a diversi amici e colleghi: faccio il tifo per lui. Punto tutto su chi sa creare un pop gradevole ma non banale, su chi ha il repertorio adeguato e i musicisti perfetti per mettere in piedi live-set di impatto, coinvolgenti.
Mi auguro con tutto il cuore che entro la fine del 2019 una fetta considerevole di ascoltatori si saranno accorti della validità della proposta artistica di Mox.

Alessandro

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