Giornalista pubblicista

In una vita indubbiamente piena e stimolante, ma comunque incerta e faticosa, come del resto è per tutti, si raggiungono prima o poi risultati importanti. Potrà far sorridere a qualcuno, eppure la conquista di un tesserino da pubblicista per me vale tantissimo. Perché ottenerlo oggi è difficile a causa della prassi da seguire, specialmente nel Lazio. Perché è un requisito necessario in certi ambienti di lavoro. E perché uno che scrive deve averlo. Ovvio che l’iscrizione ad un albo non dia automaticamente una svolta alla carriera di un cronista (sinceramente neanche la pretendo). In ogni caso un tesserino è una qualifica, è un oggetto che certifica un lavoro non proprio semplice e agevolato. E poi un tesserino permette di accedere senza problemi in luoghi dove è necessario recarsi quando si fa informazione.
Diventando pubblicista mi tolgo un’altra grande soddisfazione. Una soddisfazione che mi sarei voluto togliere molto prima. Però ci sta che alcune cose finiscano per essere rimandate. Conta raggiungerle, punto. Ora festeggio per il risultato e sono di certo più tranquillo per quella che è la mia posizione. Intanto si guarda avanti perché c’è qualcos’altro che bolle in pentola e che, se tutto va bene, annuncerò a breve da queste parti.
A presto.

Alessandro

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