Pezzi

Non trovo brano più adatto per accompagnare questo primo giorno di un nuovo anno che si preannuncia intenso, faticoso eppure stimolante come non mai. Della mia passione per la musica di Fabi si sa abbastanza, almeno tra amici e colleghi. Questo pezzo poi è straordinario, non ha bisogno di tante presentazioni, né di descrizioni. Non so se sia la più bella canzone mai scritta da Niccolò, ma di certo possiede una potenza, una sincerità, una sensibilità, una saggezza fuori dal comune. Mi emoziono sempre quando la sento, anche se sono passati quasi dieci anni dalla sua uscita.
Nel sentirla riesco a respirare le sensazioni e i pensieri di quando le radio cominciavano a passarla e di quando il videoclip veniva man mano diffuso dai canali musicali del tempo, che poi erano Mtv e All Music. Era proprio il mese di gennaio e quella meraviglia di “Novo Mesto” (forse il mio album preferito di Niccolò) stava per vedere la luce. Non ero neanche diciottenne, facevo il quarto superiore, avevo il mio giro di amicizie liceali, qualche bella compagna di scuola a cui fare la corte, la testa rasata, il motorino e passavo quasi tutti i pomeriggi della mia vita tra i libri e il campo dall’allenamento. E appena potevo cercavo di rintracciare questo pezzo facendo zapping tra lo stereo e la tv.
Quanti ricordi. Quanto tempo è passato. Sembra davvero una vita fa. Per fortuna molte cose sono rimaste. Niccolò ad esempio c’è, nel pieno della sua carriera e del successo, in forma e sempre pronto a spiazzare chi lo segue con collaborazioni e concerti estemporanei. Presto ci saranno nuove canzoni e un nuovo album. Così pare (le date del tour primaverile sono già uscite). Io faccio sempre il tifo per lui, perché nei suoi brani finisco sempre per rispecchiarmici.

Alessandro